L’Alfa Romeo nel francobollo
Non sono mai stato e neppure sono un collezionista di francobolli né, tanto meno, un esperto filatelico. Solo un semplice appassionato di Alfa Romeo, della sua storia, dei suoi simboli, dei suoi successi. Di tutto quanto insomma l’ha sempre riguardata fin dalla sua nascita, nel 1910, sino al raggiungimento del suo centenario nel 2010 (e pochi anni dopo) anche nei campi dell’arte, della cultura e persino della filatelia. L’automobile, come l’aereo e la nave, sono sempre stati argomenti di grande interesse per il mondo dei francobolli. Ho visto delle affrancature motoristiche risalenti addirittura ai primi del Novecento.
E ovviamente l’Alfa Romeo, per la esuberante immagine del suo marchio e i numerosi costanti allori dei suoi successi sulle piste e sui mercati del mondo non poteva che essere una delle protagoniste più ricercate per essere ricordata e celebrata, finanche sui francobolli.
Bellissimo, interessante e ormai raro catalogo (60 pagine) dell’Esposizione Filatelica Internazionale organizzata nel 1978 dal Circolo Filatelico Alfa Romeo per celebrare i venti anni di vita dell’associazione, ricco di immagini e di interessanti notizie sull’argomento.
Luigi Fusi, mitico personaggio dell’Alfa, illustre storico della Casa e creatore del suo museo, mi presentò nei lontani anni ‘70 due anziani dipendenti suoi colleghi, Michele Mincuzzi e Ugo Bongiovanni, responsabili del Circolo Filatelico Alfa Romeo, associazione attivissima fin dagli anni ’50, prima al Portello e poi ad Arese, che mi fecero dono di alcune cartoline (che definirono “rare”, “speciali” o “prima emissione”) realizzate e promosse proprio dal loro gruppo per un importante evento filatelico internazionale svoltosi al Museo, da poco inaugurato (1976). Questi attivissimi e appassionati signori mi coinvolsero piano piano nei loro “giri” e mi rovinarono!
Da quel giorno mi sono messo anche io alla ricerca, abbastanza intensa e con il loro supporto, lo riconosco, di francobolli di ogni anno e di ogni paese che riguardassero l’automobile in generale ma soprattutto la mia amata Alfa Romeo. Finii io stesso, come Presidente per circa quaranta anni del Registro Italiano Alfa Romeo, col promuovere eventi esclusivi con le più significative vetture storiche della Casa milanese e coinvolgere in essi le Poste Italiane, ma finii anche con gli anni a riempire numerosi album e vari scaffali per poter dare spazio a una interessante collezione di francobolli automobilistici in cui il settore più affascinante è senz’altro quello dedicato all’Alfa Romeo dove peraltro emerge intenso lo spirito di quegli amici ormai scomparsi che diedero inizio ed entusiasmo a questa insolita storia.
Non sono certo un esperto del settore, voglio ripeterlo e sottolinearlo, non so nulla di filigrane, di dentellature, di linguelle, di affrancature manuali o meccaniche, di impronte nette o sbiadite o di quanto insomma anima l’esperienza e la competenza del vero collezionista filatelico. Da assoluto ignorante ma da vero appassionato di automobili, per me è sempre stata anche la sola immagine di un’auto a interessarmi e a coinvolgermi, soprattutto quando su quel minuscolo pezzetto di carta colorata era raffigurata un’Alfa Romeo. E non potete immaginare la gioia e l’entusiasmo che provavo (e provo tuttora) nel trovare nei negozi specializzati o nei più sperduti mercatini di cose vecchie francobolli e cartoline con le immagini a me care e talvolta davvero insolite, come quella di un tipo di Firenze che invia alla propria fidanzata smielate parole d’amore sul retro di una cartolina che raffigura un’Alfa 33 Prototipo ferma ai box.
La produzione di francobolli con raffigurate vetture Alfa Romeo è, come dicevo, piuttosto elevata e molto suggestiva anche per le scenografie di contorno che spesso le animano e le arricchiscono come già si può notare dal primo francobollo “alfista” (1930), quello di Poste Italiane riprodotto all’inizio del racconto, con una RL circondata da arabi nei costumi locali e alcuni cammelli con il tutto inserito in una elaborata cornice secondo i canoni e i simboli dell’epoca.
A solo titolo di curiosità e per notare quanti Stati, peraltro lontanissimi in tutto da noi, abbiano riposto la loro attenzione filatelica sulle automobili e sull’Alfa, vorrei pubblicare solo alcune serie (sono davvero tante) dove l‘Alfa Romeo, pur inserita fra altre belle vetture, spicca per classe, linee, sportività. Sono ovviamente tutti francobolli di interesse puramente filatelico, commissionati per lo più a paesi terzi, Poste Italiane incluse, emessi più per far cassa che per cultura artistica e sportiva. E’ assai interessante comunque notare la profonda differenza di gusto, di stile, di conoscenza della materia che contraddistingue i francobolli emessi da Poste Italiane da quelli non tanto di Stati lontani e sconosciuti, in senso non solo geografico, ma persino da alcuni importanti Paesi Europei. Non è un caso; il design degli artisti italiani ha sempre fatto scuola nel mondo spiccando per fantasia e creatività … ma bisogna riconoscere che in questo campo il mondo ha imparato assai poco. I “nostri” sono immediatamente riconoscibili, dai toni caldi e invitanti, e inseriscono bene il soggetto rappresentato nell’ambiente in cui esso è “vissuto”, i colori sono azzeccati e gradevoli, non disturbano l’immagine raffigurata ma anzi ne esaltano la storia. Gli “stranieri” invece sono quasi sempre piuttosto freddi, l’immagine è netta, fredda appunto, ripresa da foto viste e riviste senza alcuno sforzo creativo del disegnatore, come se costui avesse fretta di concludere il lavoretto senza eccessiva fatica e chiudere subito l’argomento!
L’attivissimo Circolo Filatelico Alfa Romeo realizzò per ogni sua mostra aziendale una serie di cartoline, semplici e ben fatte, con riportati i disegni di vetture di produzione e da corsa con affrancature e timbrature diverse secondo le occasioni. Non manca neppure la busta Primo Giorno di Emissione per la serie Costruzioni Automobilistiche Italiane dedicata allo Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco. La stessa Alfa Romeo, colpita e ovviamente sensibilizzata dal proprio Circolo Filatelico Aziendale, bisogna riconoscere si è mossa più volte con le Poste Italiane e con l’Istituto Poligrafico dello Stato per promuovere la propria immagine ed i propri prodotti non solo sui francobolli ma anche su medaglie e, nei suoi ultimi tempi, su monete a corso legale (serie per il Centenario della Casa). Ulteriori conferme di una raffinata sensibilità e di una costante attenzione per la cultura che animava lo storico management Alfa Romeo. Quello di una volta beninteso! Poste Italiane ha realizzato numerose edizioni filateliche a tema motoristico (ACI, Pininfarina, Ferrari, ecc.); davvero molto belle quelle per la Mille Miglia (storica) 2009 e per il Centenario Targa Florio (2006) con raffigurate ovviamente vetture Alfa Romeo. Insomma ogni vero appassionato di Alfa Romeo e della sua storia non può non trovare anche nel settore filatelico argomenti e spunti di notevole piacere ed interesse.
Alfaphilex 78. Arese, Museo Alfa Romeo. Mostra filatelica, 2 fogli formato 21×30 con serie francobolli e cartoline affrancate (1978).
2 folder formato 25×33 realizzati da Alfa Romeo per Alfa 33 (1984) e Autocarro 35AR8 Turbo (1986) con francobollo, buste e cartoline affrancate giorno prima emissione.
Sì, io mi fermo qui, qui dove scrivo io… Perché mi sono stancato e perché altrimenti non si finirebbe più! Ed io non sono un catalogo Bolaffi! La produzione filatelica automobilistica è, come ho detto sopra, davvero molto copiosa. Persino la Russia, che certo non ha mai brillato in fatto di costruzioni automobilistiche, ha dedicato all’auto e ai motori francobolli molto interessanti. In questa pur breve ma, spero, interessante presentazione della filatelia del mondo Alfa Romeo ho riprodotto solo una piccola parte dei numerosi francobolli che la animano; secondo me è quella forse storicamente più valida, rara o curiosa e certo meno conosciuta, lasciando agli appassionati e agli interessati il piacere di più profonde ricerche. Non finirete mai di stupirvi.
Stefano d’Amico
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