1975 – 2017
Quarant’anni di RIAR (Registro Italiano Alfa Romeo)
La Cultura e le pagine
Col Riar e con vari editori, ho editato e abbiamo promosso molti libri alcuni dei quali oggi sono divenuti testimonianze e documenti preziosi per ogni studioso ed appassionato Alfa Romeo, il Riar è tornato a stampare la storica rivista “il Quadrifoglio” che ha tenuto finora costantemente informati i Soci e gli appassionati non solo delle attività sociali ma di ogni notizia riguardante la storia dell’Alfa proponendo assai spesso documenti ed immagini del tutto inediti custoditi in importanti archivi privati. Persino importanti testate americane e giapponesi ( New York Times, Nippon Keizai Shimbun, Car Graphic, ecc. ) hanno scritto del Riar e ne hanno sempre elogiato l’operato. Il tutto sempre nel rispetto persino delle tradizioni grafiche e di stile della Casa.
Le pubblicazioni:
- Garcea, la mia Alfa (Nada Editore);
- Alfa Romeo 1910 – 2007 (2 volumi – Nada);
- Registro Italiano Alfa Romeo, un mito che continua 1962 – 2004 (Riar);
- Leggendarie Alfa Romeo (Nada);
- Angelini (Riar);
- Prospero Gianferrari, un Uomo del Portello (Riar);
- Un Monumento per uno Stile (Il Cigno GG);
- Il Collaudo della Colombina (Riar);
- Pura Alfa Romeo, leggenda, cultura, passione (Rizzoli Editore);
- Il Quadrifoglio (semestrale Riar).
Si sono organizzati e sostenuti negli anni numerosi eventi e convegni in ogni parte del mondo tesi a promuovere non solo la migliore conoscenza della storia dell’Alfa e delle sue vetture ma anche e soprattutto l’immagine ed il prestigio del Riar.
Targa Florio 100
2016, celebrazione del centenario della Targa Florio, presentata dal Riar.
La Commissione Tecnica
La Commissione Tecnica del Riar costituita sin dagli albori dell’Associazione grazie alla formazione e ai suggerimenti iniziali di Luigi Fusi, di Angelo Tito Anselmi e all’impegno successivo di Gigi Bonfanti, primo Commissario Tecnico nel 1976, quindi di Maurizio Tabucchi, ed oggi di Lorenzo Marzullo, è assurta a livelli di esperienza e competenza molto elevati e universalmente riconosciuti. Essa è improntata su un regolamento molto semplice, formalizzato nel 1993, il quale recita che la vettura in esame deve essere “perfettamente rispondente alle specifiche di origine”. Sono poi stati i vari Consigli Direttivi che si sono succeduti nel tempo, dietro suggerimento ed ispirazione della Commissione Tecnica, che con Gigi Bonfanti prima e con Maurizio Tabucchi dopo sedeva nel Consiglio stesso, a inventarsi e a creare la Lista Chiusa e la Lista Raccomandata per accogliere nel Riar tutte le vetture Alfa Romeo di sicuro interesse storico. Una iniziativa anche questa immediatamente copiata e ripresa anche da altri sodalizi. Sul mio libro “Registro Italiano Alfa Romeo, 1962-2004” un interessante articolo di Maurizio Tabucchi ne racconta tutta la storia.
Grazie ai Consiglieri che si sono succeduti negli anni e all’impegno che alcuni di loro hanno profuso nel Riar, posso dire con orgoglio che il Riar ė oggi diventato uno dei più prestigiosi club di autostoriche del mondo, riconosciuto ed apprezzato anche dalle più alte Istituzioni di Governo. E non solo in Italia. E il Prestigio che le abbiamo conferito è quella leva intangibile che lo distingue, frutto di un lavoro di mezzo secolo, fatto di reputazione, doti, credito e autorevolezza, come lo definisce appunto l’Enciclopedia Treccani. Il tutto ottenuto sempre in piena autonomia e libertà di espressione, finalizzate all’eccellenza di tutte le nostre iniziative ed attività e soprattutto all’altezza del marchio di cui siamo il Club Ufficiale …. anche nei momenti più difficili e anche quando esse diventavano scomode per alcuni.