Obiettivo Trofei
I Trofei Alfa Romeo, un pezzo di storia dell’arte italiana.
1966.
Giò (Giorgio) Pomodoro (1930-2002)
Tra i più importanti scultori astratti del XX° secolo, fratello minore di Arnaldo Pomodoro che incontreremo più avanti e con cui collaborò intensamente. Lavorò i metalli, in particolare il bronzo, che trasformò in “aree fluttuanti”, ed i grandi blocchi di marmo da cui ricavava spazi vuoti e buchi ampi sì che potessero dare e prendere aria dal vento e luce dal sole. Elementi che devono ravvivare ed animare la fredda materia, compagna dell’uomo e del suo lavoro.
Il rosso disco metallico che offre all’Alfa altro non è che una ruota con il suo perno retroflesso pronto ad essere applicato a un mozzo ideale per lanciarsi verso nuovi traguardi. Rossa appunto, come il colore dei bolidi milanesi, con al centro lo storico quadrifoglio in ottone simbolo delle vittorie Alfa Romeo. Tra i piloti Bussinello, De Adamich, De Leonibus, Galimberti, Giunti, Larini, Nanni Galli, Ada Pace, Pinto, Geki Russo, Sangry-La, Tamburini, Vaccarella, Zeccoli.
L’insegna alchemico-tecnologica del “quadrifoglio” al centro di una ruota o un’elica o un disco volante di colore rosso Alfa, in alluminio “AL-SI 13”, da donare come portafortuna o da conservare come amuleto per le future vittorie.
Giò Pomodoro