Obiettivo Trofei

I Trofei Alfa Romeo, un pezzo di storia dell’arte italiana.

1967.
Bruno Munari (1907-1998)


Artista illuminato, poliedrico e multiforme, scultore, designer, poeta, scrittore, cineasta. Futurista e fondatore con Gillo Dorfles del Movimento Arte Concreta in cui volle riunire ogni forma di astrattismo riconducendola alla perfezione della tecnica moderna e del design più sofisticato fuori da ogni riferimento tradizionale. E proprio nel settore del design industriale per le più importanti aziende del mondo Munari colse i suoi maggiori successi. A 90 anni suonati realizzò per Swatch la sua ultima opera, l’orologio “Tempo Libero”.

La sua opera per Alfa Romeo è infatti un oggetto di attento e sofisticato design. Sempre forme rotonde in semplice metallo, a ricordare la ruota, ma concentriche, perfette e inserite in triangoli; tre, numero di perfezione, a creare appunto un gioco geometrico tra ombre e luci.  Ogni posizione dell’opera mostra al suo interno ancora tre cerchi metallici, di cui uno in bronzo riporta la scritta Alfa Romeo. Un gioco di perfezioni geometriche fatto di simboli e riflessioni tesi a richiamare l’immagine illustre dell’Azienda. I piloti sono più o meno sempre gli stessi di quegli anni gloriosi per l’Alfa: Vincenzo Arena, Bussinello, Cantera, De Adamich, De Leonibus, Spartaco Dini, Giunti, Nanni Galli, Mauro Nesti, Pelatelli, Pilone, Radicella, Riccardone.

… questo trofeo che nasce da forme interne alla sfera, da archi, anelli, corone circolari, non ha, come la sfera, una base determinata, ma diverse basi e all’interno un vortice di anelli, che si muove nello spazio assoluto …

Bruno Munari

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