Un opuscolo ritrovato
Frugando nei banchi dei mercatini, quelli che periodicamente si svolgono in qualche piazza cittadina offrendo roba vecchia o rifatta piuttosto che pezzi di antiquariato, puoi star certo che comunque spunta sempre qualcosa che risveglia sopite memorie o improvvisi interessi.
Questa volta il mio ”oggetto”, anzi gli oggetti, sono spuntati fuori da un banco che proponeva libri usati e in particolare una interessante raccolta di pubblicazioni polverose provenienti sicuramente dalla cantina di un brav’uomo passato a miglior vita i cui eredi si sono sbrigati a svuotare e a disfarsi di tutto.
Tra alcuni interessanti libri d’arte ho trovato una copiosa corrispondenza intercorsa tra il defunto e alcuni notabili del ventennio, alcuni opuscoli editi dalla tipografia del Senato del Regno, tra cui uno per me eccezionale, e un libro di Carlo Brighenti, giornalista noto (negli anni ‘30), che fu anche molto amico di Tazio Nuvolari. Il mio cuore ha cominciato a pulsare a ritmi sostenuti. Anche tra il nulla avevo trovato qualcosa.
Li ho messi indifferentemente da parte, sepolti sotto ignobili pubblicazioni, fingendo di cercare anche altre cose che avrebbero potuto interessarmi, evitando così che altri si facessero sotto o magari che il venditore intuisse il mio già smisurato interesse.
L’affare si è concluso rapidamente con l’esborso di pochi euro e con una gran fretta per tornarmene a casa e sfogliare cosi il materiale acquistato.
Il piccolo opuscolo blu, il libro di Brighenti e un paio di lettere indirizzate al defunto dal Ministero dell’Aereonautica firmate dal Maresciallo dell’Aria Italo Balbo.
Le lettere sono interessanti solo per l’intestazione e le firme mentre i contenuti non rivestono alcuna importanza. Ma i libricini, per me appassionato di Alfa Romeo, hanno invece un ben altro valore capace di esaltare il piacere intimo del collezionista che trova un tassello prezioso per arricchire la propria raccolta.
Il piccolo opuscolo blu edito dalla tipografia del Senato del Regno nel 1932 riporta il discorso del Senatore Nicola Romeo, pronunciato nella seduta del 20 maggio 1932-X, sulla necessità di aumentare i mezzi dell’Aeronautica.
immagini Centro Documentazione Alfa Romeo
Si tratta ovviamente di un intervento sentito, vigoroso ed applaudito dell’intrapendente imprenditore napoletano che nel 1915 aveva rilevato anche la milanese A.L.F.A., Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, che da allora si chiamò Alfa Romeo. L’intervento del Senatore Romeo sollecita allo Stato attenzioni e investimenti nel campo dell’aeronautica, uno dei settori industriali del Gruppo Alfa Romeo, già fortemente impegnato in attività prebelliche, e si conclude con un accorato appello al Duce, qui riprodotto in foto, naturalmente applaudito dalla Camera tutta, certamente commossa da tanto amor patrio.
Carlo Brighenti invece fu un noto giornalista sportivo, gran tifoso di Nuvolari e dell’Alfa, i cui articoli sulla Gazzetta dello Sport accesero grandi entusiasmi e forti rivalità. Ma fu anche scrittore e editore seguitissimo di varie collane di libri gialli. Il libro da me trovato, in verità assai modesto e sdolcinato, si intitola Il fascino dell’ “HP” ma è interessante solo per la dedica nella seconda pagina di copertina dedicata a Prospero Gianferrari, al tempo Direttore Generale dell’Alfa Romeo, e per la prefazione firmata addirittura dal suo amico Tazio Nuvolari, che, ovviamente, ne dice un gran bene!
Come me, contento di averli ritrovati; ma forse contenti lo sono anche loro per essere stati resuscitati da qualcuno che ama quelle storie.
Stefano d’Amico
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